A partire dal 5 novembre l’Italia è stata divisa in tre fasce di colore in base al livello di emergenza rilevata sul territorio. Ciò si traduce in restrizioni maggiori all’interno delle quattro regioni rosse (Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta), in cui il virus è più diffuso.
Le disposizioni in materia di Smart Working, però, “non non conoscono colori”: le indicazioni contenute nel nuovo provvedimento emergenziale, infatti, sono comunemente valide su tutto il territorio nazionale, dal 5 novembre al 3 dicembre.
Smart working – Pubblica Amministrazione
Le nuove disposizioni da parte del Governo incalzano fortemente il lavoro agile per la Pubblica Amministrazione, fissando dei parametri di impiego di questa modalità.
Se, infatti, fino ad ora lo Smart Working per le PA era incentivato al 50%, a partire dal 5 novembre, questa percentuale diventa la soglia minima.
In altre parole, il lavoro agile in percentuali più alte possibile, nell’ambito della Pubblica Amministrazione, torna ad essere una necessità. Questo, ovviamente, in maniera compatibile “con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato il lavoro agile con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione”.
Spetterà a tutti i dirigenti l’organizzazione del proprio ufficio, su base giornaliera, settimanale e plurisettimanale, in maniera tale da garantire il lavoro smart nella percentuale più alta possibile. E, comunque, in misura mai inferiore a quella fissata per legge.
Smart working – Aziende private
Nell’ambito del settore privato, invece, l’utilizzo della modalità di lavoro agile è “fortemente raccomandata […] ai sensi dell’articolo 90 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, nonché di quanto previsto dai protocolli di cui agli allegati 12 e 13 al presente decreto”.
Non si tratta, quindi, di una precisa prescrizione, bensì di un caldo invito verso i privati, – a prescindere dalla zona in cui si trovano ad operare.
Ricordiamo che per le aziende appartenenti a questo settore, fino al 31 gennaio, vige la procedura semplificata per adottare questa modalità di lavoro. In pratica, per attivarlo non occorre più l’accordo individuale con l’impresa. Quindi le aziende possono unilateralmente sancire se mettere o meno i propri dipendenti in smart working. Senza obbligo alcuno.
Seguendo i consigli del presidente del Consiglio, pertanto, alcune aziende si stanno adoperando in maniera tale da porre tutti i propri dipendenti in smart working; altre adottano questa modalità solo per alcuni giorni della settimana.
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