Non occorre girarci troppo intorno: il settore turistico è sicuramente uno fra i più colpiti dalla crisi generata dalla pandemia Covid-19. Secondo un’indagine condotta da Federalberghi, nel mercato turistico alberghiero in Italia, a giugno si è registrato un calo delle presenze dell’80,6% rispetto a giugno dell’anno scorso.
Nonostante la diminuzione drammatica del numero di turisti nella nostra nazione, è importante non darsi per vinti e pensare, piuttosto, a tutte le possibili soluzioni. Magari, anche uscendo dal solito modo di agire o pensare.
Turismo: la soluzione delle Reti di Impresa
La Rete di impresa è uno strumento giuridico-economico di collaborazione tra imprese attraverso la sottoscrizione di un “Contratto di Rete”con cui si impegnano reciprocamente, in attuazione di un programma comune, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati e attinenti all’esercizio delle proprie attività d’impresa, scambiandosi informazioni e/o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica e/o realizzando in comune una o più attività che rientrano nell’oggetto sociale della propria impresa.
(vedi anche: “Reti di Impresa: virtuosi sistemi di collaborazione post Covid-19″).
Alla luce di quanto detto, non è difficile iniziare a prefigurarsi tutti i vantaggi che possono derivare da un sistema collaborativo, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo in questa stagione estiva 2020.
Sicurezza e innovazione post Covid-19
Per affrontare la crisi post Covid-19, sono moltissime le piccole e medie imprese che hanno deciso di attivare virtuosi meccanismi di collaborazione e sinergia così da ripartire gradualmente, continuando a garantire la qualità dei prodotti o dei servizi offerti ai clienti.
Le imprese che di fatto si sono aggregate si sono anche impegnate a condividere prodotti, materiali, informazioni e linee guida relative alla sicurezza. Questo come forma di tutela non solo dell’attività stessa, con comportamenti e precauzioni necessarie previste dalle direttive di Governo e Regione, ma anche come forma di forte responsabilità nei confronti degli ospiti e clienti.
Oltre a questo, un altro aspetto fortemente emerso in questo periodo, riguarda la sfida dell’innovazione, soprattutto sul piano tecnologico e digitale. Molte piccole e medie imprese, infatti, si sono ritrovate sprovviste di materiali e piattaforme innovative che, ora come non mai, le hanno confinate in una posizione di svantaggio. A questo proposito, basta pensare che la maggior parte delle piccole realtà turistico-ricettive sono in gran parte a carattere familiare, sprovviste di sito internet o di pagine social media o, più in generale, sono caratterizzate da un numero di posti letto ridotto, spesso insufficiente a sviluppare attività imprenditoriali appropriate alle moderne esigenze dei turisti.
Altri vantaggi delle Reti di Impresa
Tra gli altri vantaggi, essere tra le imprese retiste permette:
- La creazione di massa critica in maniera tale da poter beneficiare di economie di scala così da realizzare ampi progetti ad alto valore aggiunto;
- Superare i limiti dimensionali delle singole attività;
- Riposizionarsi sul mercato;
- Scambiarsi competenze e risorse.
Nonostante la crisi generata dallo stato di pandemia, l’Italia mantiene illibata la propria storia e la sua bellezza. Grazie a questo (e a molto altro!), la nostra nazione tornerà ad attirare persone da tutto il mondo.
A differenza del passato, però, soprattutto in questo momento, è importante “non lasciare tutto al caso”, portare pazienza e apportare le opportune precauzioni. In altre parole, per poter davvero ripartire, è fondamentale organizzarsi e rinnovarsi in base a quelle che sono le attuali esigenze e bisogni. Non solo sul piano della sicurezza, ma anche in risposta alle più recenti richieste da parte dei clienti. Per questo, pensare e muoversi in un’ottica di rete di impresa potrebbe davvero rivelarsi la migliore delle soluzioni a questa crisi del settore turistico.
Studio Pieri, in collaborazione con ASSORETIPMI.
Leave a Comment