Con imprenditoria femminile si intende una società in cui la partecipazione e/o il controllo è detenuto prevalentemente da donne. In questo ambito, rientrano anche le imprese individuali gestite al femminile.
Nell’articolo “Parliamo di imprenditoria femminile”, abbiamo visto qual’è la situazione imprenditoriale della donna, sia nel contesto nazionale che all’estero; ci siamo fatti un’idea delle reali difficoltà che si possono riscontrare, come la minore retribuzione della partecipazione femminile in ambito professionale; infine, abbiamo analizzato gli elementi che potrebbero aiutare a colmare il Gender Gap.
Oggi vogliamo dare un ulteriore spunto per promuovere e permettere la lieta realizzazione di imprese che abbiano come protagoniste, appunto, le donne. Vogliamo allargare un po’ la prospettiva e, quindi, il ventaglio delle possibilità, suggerendo alle titolari di aziende e/o startup l’opportunità di “Fare Rete al femminile”.
Fare impresa tutte insieme
Unirsi tutte insieme, all’interno di una salda Rete di Impresa consente non solo la ripartizione dei costi e dei rischi, ma anche:
- Una maggiore capacità di innovare ed essere competitive attraverso l’accumulo e lo scambio della conoscenza;
- Il raggiungimento rapido delle corrette risposte rispetto agli stimoli del mercato;
- L’aumento della flessibilità del sistema di produzione;
- La diminuzione dei costi di approvvigionamento;
- Migliori risultati in termini di vendite ed esportazioni;
- Incremento delle possibilità di accesso a contributi pubblici;
- Ampliamento delle opportunità finanziarie;
- Miglioramento del rating delle imprese di rete;
- Allargamento della gamma offerta senza alterare la propria mission;
- Accorciamento della catena di subfornitura.
La Rete, in un’epoca di transizione come quella attuale, può rivelarsi uno strumento essenziale per affrontarne tutti i passaggi. Essa permette di stare meglio “a galla”. Dopo aver visto tutte le difficoltà che, soprattutto le donne, si trovano ad affrontare in ambito imprenditoriale, non è difficile comprendere quanto propulsiva potrebbe essere questa soluzione. Non solo rispetto a tutti i punti visti sopra, ma anche in termini di reciproco incoraggiamento e supporto.
Che cosa vuole dire lavorare insieme?
La realizzazione di una Rete di Impresa presuppone tre condizioni fondamentali:
1. Fiducia
Per fare rete, non occorre solamente credere in sé stessi ma, soprattutto, è fondamentale avere fiducia negli altri o, in questo caso, nelle altre. Come in qualsiasi contesto multiplo, anche qui potrà succedere di imbattersi in comportamenti opportunistici, divergenze di vario tipo o asimmetrie partecipative, ma l’importante è non perdere mai di vista gli obiettivi comuni e il reciproco rispetto.
2. Progettazione
Lo step immediatamente successivo alla realizzazione di una Rete di Impresa riguarda la realizzazione di un progetto. Questo comporta un’analisi del contesto sia interno che esterno, in maniera tale da definire un corretto e organizzato approccio al mercato, ovviamente anche in chiave marketing.
3. Capitale umano
Con questo termine ci riferiamo all’acquisizione di conoscenze, inteso anche come capitale relazionale e intellettuale. Infatti, per fare in modo che il progetto funzioni, occorre l’esperienza e la conoscenza diretta da parte di donne altamente formate e specializzate, soprattutto per quanto riguarda le nuove tecnologie e i nuovi significati emergenti della comunicazione globale.
Lavorare insieme, quindi, prevede un ciclo naturale di fasi, quali:
- Orientamento (regole, priorità, obiettivi);
- Conflittualità (divergenze, asimmetria operativa, ecc);
- Coesione (supporto, fiducia, reciprocità, collaborazione);
- Strutturazione (organizzazione, coerenza, successi).
Quanto sono brave le donne a Fare Rete?
L’emergere di tutte le problematiche, anche professionali, insite all’essere-donna, ha fatto emergere una vera e propria “Cultura del genere femminile”.
In altre parole, l’oppressione che da anni le donne si sono trovate a subire, ha condotto alla formazione spontanea di una “rete naturale di genere”, caratterizzata da reciproco riconoscimento e comuni problematiche. Non solo: la loro volontà di riscattarsi, le ha rese spontaneamente predisposte rispetto a nuovi paradigmi, ovvero a guardare il mondo come se fosse nuovo. Questa tendenza ha senz’altro giocato a loro favore, rendendole più affini rispetto alle domande della globalizzazione.
Rispetto agli uomini, inoltre, si sono ritrovate spesso a doversi ingegnare per poter conciliare la propria vita professionale con quella familiare, talvolta arrivando ad inventarsi dei lavori veri e propri, microimprese o Network e collaborazioni.
Tutto ciò, ha portato alla realizzazione di Reti di Impresa al femminile non dispersive, maggiormente robuste, connesse ed affidabili. Antropologicamente abituate a difendere “tutto il branco”, le rete di impresa formate da donne si sono rivelate meno soggette a rischi di crolli improvvisi.
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