Essere donna non è sempre facile. Quando poi una donna decide di diventare mamma, la situazione si complica ancora di più. Se poi quell’ormai mamma ha volontà di diventare imprenditrice, durante una pandemia globale, dovrà ancora una volta rimboccarsi le maniche ma, soprattutto, informarsi bene.
Sì, perché oggi l’imprenditoria femminile è sempre di più al centro del piano di sviluppo economico del Paese. Questo, proprio per andare incontro a tutte quelle donne e mamme che hanno voglia di mettersi in proprio e realizzare il loro progetto business.
Imprenditoria femminile: opportunità di finanziamento
Attraverso la Legge di Bilancio 2021 vengono introdotte ulteriori misure atte proprio ad incentivare l’imprenditoria femminile, laddove con “imprenditoria femminile” si fa riferimento a tutte quelle imprese costituite (o da costituire), formate da una donna o una prevalenza di donne.
Per accedere, dunque, occorre partecipare ai bandi nazionali, regionali o comunitari, previa verifica dei requisiti richiesti.
Requisiti domanda di finanziamento
Per beneficiare di questi finanziamenti e agevolazioni, occorre essere donne-titolari di imprese individuali, società di persone e cooperative costituite da donne per il 60% e le società di capitali in cui le donne detengono i due terzi del capitale sociale e rappresentano i due terzi degli organi di amministrazione. In qualche caso i benefici si estendono anche alle lavoratrici autonome e libere professioniste.
Tra le clausole prefissate, nel caso di una piccola impresa già costituita, i dipendenti dovranno essere almeno 50 e il fatturato inferiore a 7 milioni di euro (o 5 milioni in totale di bilancio). Inoltre, non deve esserci alcun rapporto di dipendenza con altre imprese partecipanti.
Per ottenere tali agevolazioni e finanziamenti, come prima cosa, è importante procedere attraverso un’accurata analisi di tutte le proposte di bandi pubblici pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e dalle Regioni. In questo modo, sarà possibile individuare l’agevolazione migliore rispetto al caso specifico.
Per trovare online i bandi sempre aggiornati, alcuni portali si rivelano lo strumento ideale. Uno di questi è offerto da Unioncamere ed è dedicato esclusivamente all’imprenditoria femminile. Sul portale di Unioncamere si trovano i bandi suddivisi per area geografica e in ordine cronologico decrescente, in modo da avere subito a portata di mano i più recenti.
Il sito web di Invitalia rappresenta un’altra valida risorsa per la ricerca di finanziamenti declinati al femminile. L’agenzia è specializzata nella gestione di finanziamenti pubblici per la nascita e crescita delle imprese e alcune misure sono rivolte a determinate categorie di imprenditrici, come il contributo a fondo perduto pensato per Meridione e chiamato Resto al Sud.
In alcuni casi, come per esempio la domanda di ammissione al finanziamento, la procedura per presentare la richiesta di ammissione è esclusivamente telematica. Oltre alla compilazione della domanda stessa, in questo caso, sarà necessario caricare online tutti gli allegati e il corredo della domanda, come ad esempio il business plan ai fini della valutazione della fattibilità del progetto, con annessa firma digitale.
Oltre ad un’attenta verifica rispetto ai requisiti indispensabili, è importante tenere sempre d’occhio le scadenze e le varie indicazioni dei bandi.
Agevolazioni per l’imprenditoria femminile
L’obiettivo di bandi e agevolazioni rispetto all’imprenditoria femminile è volto a creare opportunità di business per donne e mamme, facilitandone, al contempo, l’accesso al credito.
Di seguito, un panorama degli incentivi cui provare ad accedere per riuscire a concretizzare il proprio progetto di lavoro:
- Finanziamenti a fondo perduto: finanziamenti di capitale senza vincolo di rimborso, solitamente erogati dalle Regioni, nella percentuale minima del 50% e massima del 80%. La quota restante è da restituire con rate mensili a tasso agevolato.
- Fondo di Garanzia: accesso semplificato alla garanzia dello Stato, con copertura fino al 80% del finanziamento richiesto. Si rivolge sia alle imprese femminili che alle professioniste.
- Microcredito: finanziamento concesso alle imprese già avviate e alle professioniste per accedere al sistema bancario anche senza fornire garanzie.
- Finanziamenti Invitalia: interventi finanziari a favore dell’avvio e dello sviluppo d’impresa. Nuove Imprese a tasso zero è uno degli incentivi per la creazione di nuove aziende che si rivolge alle donne che vogliono diventare imprenditrici e ai giovani. Propone un prestito agevolato a tasso zero a copertura massima del 75% dell’investimento ammesso.
Perché agevolare le imprese di donne?
Le imprese guidate da donne sono notevolmente cresciute, rispetto a quelle maschili, negli ultimi cinque anni. Quindi è importante continuare a scommettere su queste realtà, anche nell’ottica di rendere maggiormente paritarie le opportunità fra generi.
Oltre a questo, gli effetti che il coronavirus sta producendo sulle aziende guidate da donne o, più in generale, sull’occupazione femminile, non possono essere ignorati. Le nuove nascite di imprese rosa, così come l’andamento positivo generale, al momento presentano una situazione di stallo che è importante sbloccare.
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