Un milione di euro per scovare canili e gattili irregolari. Questa è la cifra che il Viminale ha stanziato a fine maggio per le diverse prefetture, in coordinazione con gli enti locali a partire dalla Regione. Il fine è quello di intensificare i controlli, mettendo a punto piani di verifiche, così da scovare i cosiddetti canili lager o, comunque, strutture caratterizzate da gravi irregolarità.
Parallelamente, vengono raddoppiate le pene nei confronti di coloro che maltrattano o uccidono gli animali, ivi compresi i casi in cui tali atti di vessazione animale vengono intrapresi attraverso la propria professione, come nel caso di veterinari, addestratori o allevatori.
Da oggi, inoltre, è attiva anche la casella di posta elettronica del Viminale (SOSanimali.viminale@interno.it) creata propriamente per raccogliere tutte le segnalazioni di maltrattamento di animali.
A questo proposito, vogliamo ricordare che il maltrattamento animale è un reato punibile con il carcere o con ammenda dai 1.000 ai 10.000 euro.
La legge punisce chi, per crudeltà o senza necessità:
- Cagiona la morte di un animale;
- Cagiona lesioni ad un animale;
- Sottopone un animale a strazio o sevizie;
- Li sottopone a comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche etologiche;
- Li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi;
- Li adopera in giochi, spettacoli o lavori insostenibili per la loro natura, valutata secondo le loro caratteristiche etologiche;
- Somministra agli animali sostanze stupefacenti;
- Promuove o organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica;
- Abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività;
- Li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura.
Sono testimone di un maltrattamento animale: cosa fare?
Ogni cittadino testimone dei reati di cui sopra ha il dovere morale di denunciarli.
Per prima cosa, se necessario, occorre cercare di salvare l’animale. Parallelamente, occorre richiedere l’intervento delle forze dell’ordine le quali – trattandosi di un reato penale – hanno l’obbligo di intervenire. Come ultima cosa, ma non per questo di minor importanza, è necessario denunciare l’episodio. A questo proposito, può rivelarsi decisamente utile raccogliere prove (fotografie, video, testimonianze, ecc.).
Il testo della denuncia può essere inoltrato:
- All’Enpa, sezione del nucleo delle Guardie Zoofile che si occupa della prevenzione e della repressione delle infrazioni alle norme poste a tutela degli animali e dei loro diritti. Punto di riferimento, a tal riguardo, sia per i cittadini che per le amministrazioni.
- Alle forze dell’ordine (Polizia locale o Carabinieri nel caso di animali domestici; Polizia della Città Metropolitana, alla Polizia di Stato o ai Carabinieri unità Forestale nel caso di animali selvatici)
- Attraverso la mail del Viminale (SOSanimali.viminale@interno.it).
Leave a Comment