L’amore per gli animali può essere dimostrato in tanti modi. La fattoria didattica è un chiaro esempio di come (e quanto!) questo concetto possa essere esteso a più animali, ad animali più grandi e agli esseri viventi in generale. Oltre alla dimostrazione, attraverso queste speciali fattorie, arriva anche la didattica: imparare a prendersi cura e vedere che cosa può nascere dall’amore.
Cos’è una fattoria didattica?
Con fattoria didattica facciamo riferimento alle aziende agricole attrezzate, oltre che per la coltura e/o l’allevamento, anche per fornire attività didattico-formative da destinare sia ai bambini che agli adulti. Da sempre meta di gite scolastiche, oggi è diventata un nuovo modo di fare turismo consapevole, con l’obiettivo di far avvicinare i visitatori alla natura, stimolando apprendimento, sensibilità e sostenibilità. Il tutto, dando risalto al patrimonio rurale italiano.
Quali sono le principali attività di una fattoria didattica?
I servizi offerti all’interno di una fattoria dedita all’apprendimento sono quelli tipici di un’azienda rurale, quindi incentrati su agricoltura e animali.
Tra le attività più comuni, troviamo:
- Raccolta di frutta e verdura biologica e tipica;
- Scoprire il processo di realizzazione di vari prodotti, come il miele o il vino o l’olio, ecc.;
- Conoscere gli animali, anche attraverso attività (mungere, raccogliere le uova, dandogli da mangiare, ecc.).
Negli ultimi anni, oltre alle attività più tradizionali, le fattorie didattiche si sono formate e attrezzate per offrire occasioni di apprendimento sempre più specializzate. Tipo:
- Fattorie didattiche per disabili;
- Percorsi educativi per non vedenti;
- Fattorie sociali;
- Raccolta differenziata con gli animali;
- Percorsi esperienziali;
- Coltivazioni biodinamiche;
- Fattorie sinergiche.
Quali sono i benefici?
Una visita in fattoria, oltre ad rivelarsi una bellissima esperienza, porta con sé moltissimi benefici, soprattutto rispetto al particolare contesto in cui ci troviamo a vivere. Tra questi:
- La sensibilizzazione sul tema della tutela dell’ambiente e sull’importanza di adottare comportamenti etici e sostenibili;
- Imparare mestieri “antichi” e l’essenza del mondo rurale;
- Conoscere e avvicinarsi alle materie prime di qualità e capire da dove viene il cibo.
Come si fa ad aprire una fattoria didattica?
Per poter avviare un’azienda di questo tipo, occorre fare richiesta all’amministrazione regionale o a quella provinciale, a seconda del territorio di riferimento.
L’iter, quindi, a cambia da regione a regione, ma è importante dimostrare di rispettare tutti i criteri sanciti dalla Carta della qualità, preparando anche il personale in modo adeguato, per poter tenere corsi abilitanti per l’animazione didattica in fattoria.
Tra i requisiti essenziali troviamo:
- La localizzazione: le fattorie didattiche fuori città sono più difficili da raggiungere, quindi, nel caso, è importante offrire dei servizi come ristorazione e alloggio per un soggiorno più lungo;
- La coltivazione: deve integrarsi perfettamente al territorio in cui è situata la fattoria didattica, per rispettare i canoni di rispetto e tutela dell’ambiente;
- Il personale: deve essere istruito a dovere sul mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, poiché l’obiettivo è proprio rivalutare la figura dell’agricoltore. Inoltre è importante che il personale abbia uno spiccato senso di comunicazione, per interagire al meglio coi bambini, durante i laboratori;
- La sicurezza: l’ambiente deve essere sicuro per tutti i suoi visitatori, specialmente i più piccoli, quindi è importante delimitare le aree e le attrezzature a rischio e accertarsi della presenza di allergie e intolleranze dei visitatori, se sono previsti degli assaggi dei prodotti;
- La didattica: è importante che vengano stabiliti gli obiettivi educativi dei laboratori, in funzione all’età e alle caratteristiche degli ospiti.
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