La programmazione della vigilanza e il servizio di ispettorato ordinario e tecnico sono argomenti che gettano sempre in soggezione i titolari di impresa. Nonostante l’impegno, c’è sempre il timore di “aver dimenticato qualcosa”, soprattutto in un contesto lavorativo in cui la gestione dei cambiamenti legati alla doppia transizione (green e digitale) non sono mai di facile controllo.
Un programma attento e scrupoloso rispetto alla vigilanza, invece, dovrebbe essere accolto come una forma di rassicurazione. L’approccio dell’attività dell’INL, in linea con il Quadro Strategico UE 2021-2027 della Commissione Europea, ha tra le priorità il miglioramento della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattia professionali. Oltre al discorso legato alla salute e alla sicurezza, gli interventi di vigilanza sono orientati a sradicare tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socioeconomico, che danno vita a forme di economia sommersa. Infine, tali misure, vogliono contrastare tutti quei fattori che possono incidere sulle garanzie fondamentali poste alla base del rapporto di lavoro e di una sana concorrenza tra imprese.
Vediamo, adesso, insieme le principali linee di indirizzo e programmazione dell’attività di vigilanza previste per il 2024 dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Programmazione vigilanza: principali linee di indirizzo
Nel documento di programmazione dell’attività ispettiva previsto per il 2024, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro individua gli ambiti di controllo privilegiati per quest’anno e gli obiettivi da perseguire attraverso l’impiego del personale aggiuntivo a disposizione.
1. Vigilanza di iniziativa
Tale programmazione si rivolge alle aziende con diversa consistenza numerica di personale dipendente ricomprese nei tradizionali settori (agricoltura, costruzioni, logistica e trasporto, attività manifatturiere, servizi di accoglienza e ristorazione, intrattenimento e attività stagionali, commercio all’ingrosso e servizi alle imprese).
Tra gli obiettivi, da perseguire anche con il coinvolgimento degli altri organi di vigilanza interessati:
- Contrasto al sommerso: la programmazione di vigilanza di iniziativa, in questo caso, viene indirizzata verso le irregolarità più diffuse, come il “lavoro nero” e il “lavoro grigio” (illecite esternalizzazioni e diversa qualificazione del rapporto di lavoro, come tirocini, voucher, etc).
- Contrasto al caporalato: vigilanza e tutela di lavoratori particolarmente vulnerabili che, a causa delle loro condizioni economico-sociali, possono diventare vittime di caporalato e sfruttamento lavorativo.
- Azioni transnazionali in materia di vigilanza sul lavoro: sono volte al contrasto ai fenomeni illeciti esterni al Paese, derivanti dal crescente ricorso a forme di mobilità dei lavoratori (lavoro non dichiarato, distacchi transnazionali non genuini, falsi lavoratori autonomi, agenzie fittizie di somministrazione).
La programmazione di vigilanza, poi, non può fare a meno di tenere fortemente in considerazione le nuove tipologie di lavoro. Nella fattispecie:
- Piattaforme digitali: accertare, in via prioritaria, il rispetto delle norme prevenzionistiche riguardo alla salute e alla sicurezza sul lavoro, oltre che al contrasto di possibili forme di discriminazione connesse al funzionamento degli algoritmi;
- Lavoro sportivo: dal 01/07/2023 è entrata in vigore la riforma del lavoro sportivo. Pertanto è importante analizzare le caratteristiche e le modalità concrete di svolgimento delle prestazioni e delle attività da parte del singolo lavoratore;
- Pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione: controllo finalizzato alla corretta applicazione della disciplina in materia di pari opportunità e di divieto di discriminazione di genere sul lavoro, anche attraverso la verifica del rispetto del principio di pari retribuzione;
- Vigilanza sull’applicazione dei CCNL: l’attività di vigilanza riguarderà le questione connesse e conseguenti la mancata applicazione dei CCNL del settore in cui opera l’azienda.
Richieste d’intervento, conciliazioni monocratiche e diffide accertative
Una parte rilevante dell’attività svolta dell’INL consiste nella gestione delle richieste di intervento da parte dei lavoratori, rappresentanti sindacali o altri soggetti interessati, che segnalano violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e altre irregolarità nello svolgimento di un rapporto professionale. Saranno quindi rafforzati gli “sportelli di utenza”, anche online.
2. Vigilanza tecnica
A seguito delle funzioni attribuite al personale ispettivo dell’INL e dell’aumento della dotazione organica, la vigilanza riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro si rivolge a tutti i settori produttivi.
In particolare:
- Per l’edilizia, a seguito dell’elevata incidenza degli infortuni sul lavoro, si rende indispensabile un’azione di controllo mirata sia ai profili tecnici, sia a quelli amministrativi, con particolare orientamento alle crescenti forme di esternalizzazione realizzate con il ricorso a catene di appalti e subappalti;
- Per l’agricoltura, l’orientamento deve essere rivolto in particolare all’uso di macchine agricole, al rischio di ondate di calore e all’impiego di fitosanitari, che potrebbero esporre al rischio chimico;
- Per la logistica occorre concentrarsi non solo sull’esame analitico della filiera degli appalti, ma anche sui rischi interferenziali;
- Anche nel settore ferroviario non va trascurato il tema della regolarità degli appalti e subappalti, così come il rispetto delle regole tecniche organizzative e di sicurezza per i cantieri di lavoro in presenza di esercizio ferroviario.
3. Vigilanza previdenziale
Oltre al contrasto al lavoro sommerso, al caporalato, alle diverse forme di esternalizzazione illecita, alla pratica del dumping contrattuale, la vigilanza in materia previdenziale è orientata al contrasto all’illegittima fruizione delle prestazioni previdenziali derivante dall’istaurazione di rapporti di lavoro fittizi, irregolarità e frodi derivanti da misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito. Quindi, oggetto della vigilanza, non saranno la maggior parte dei settori occupazionali, ma anche:
- il lavoro domestico;
- il distacco transnazionale dei lavoratori;
- il settore dello sport e dello spettacolo.
4. Vigilanza assicurativa
Questa tipologia di vigilanza sarà volta a rafforzare le azioni di contrasto all’elusione e all’evasione dei premi assicurativi, nonché all’emersione del lavoro nero e irregolare. Particolare attenzione, poi, sarà posta all’accertamento dell’esattezza dell’inquadramento gestionale e della tariffa applicata alle aziende.
5. Verifiche e accertamenti
Controlli su regolare utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche dedicate al lavoro e alla sicurezza sociale ADI e SFL.
6. Attività di promozione e prevenzione
Proseguiranno le iniziative volte all’informazione e all’aggiornamento rispetto alla sicurezza del lavoro e alla legalità, in modo da incentivare il rispetto della normativa lavoristica. In quest’ottica, saranno rafforzate le collaborazioni con le altre istituzioni competenti e l’incontro tra le articolazioni territoriali dell’Agenzia e i cittadini italiani e stranieri, imprenditori, parti sociali e associazioni. La comunicazione sarà portata avanti attraverso campagne, opuscoli informativi in lingua, nonché organizzazione di sessioni informative congiunte. Continueranno, infine, le iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della legalità e della sicurezza all’interno delle scuole.
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