Per esprimersi, per ottenere informazioni, evitare di disperdere dati sensibili, per comunicare o richiedere qualcosa, spesso, è indispensabile sapere utilizzare le nuove tecnologie e i nuovi media. L’alfabetizzazione digitale è la capacità di utilizzare i nuovi media e le nuove tecnologie che caratterizzano una società sempre più online.
In cosa consiste l’alfabetizzazione digitale?
L’attuale società ha fortemente spostato il proprio baricentro online. Che sia a lavoro o da casa, oggi risulta indispensabile possedere alcune competenze informatiche di base. In assenza di queste, infatti, la maggior parte delle attività quotidiane o delle mansioni lavorative che coinvolgono la tecnologia, sarebbero impossibili da portare avanti.
Si parla di una vera e propria “cultura digitale”. La parola cultura, infatti, fa riferimento alle numerose opportunità socio-economiche offerte, l’uso etico e consapevole degli strumenti e la capacità di discriminazione tra aspetti positivi e negativi legati al digitale.
La promozione dell’alfabetizzazione digitale non è importante solo in azienda, così da garantire una certa omogeneità di approccio e risposta all’interno del proprio organico aziendale; non è utile solo a casa, in maniera tale da avere accesso a tutte le opportunità offerte online, senza doversi spostare e/o raccomandare. È fondamentale proprio a livello nazionale.
Come riportate nel rapporto DESI2020, l’Italia si colloca al 28esimo e ultimo posto in materia di competenze digitali (di base e specialistiche).
A conferma di questo, anche i dati ISTAT: analizzando le persone nella fascia 16-74 anni, solo il 29% ha competenze digitali elevate, il 26% ha sufficienti competenze di base e, purtroppo, il 41,6% dei cittadini non raggiunge le competenze di base, mentre il restante 3,4% non ha la benché minima competenza digitale. La difficoltà riguarda soprattutto l’alfabetizzazione digitale degli anziani, alcuni dei quali affermano di avere addirittura “paura del computer”.
Le nuove indicazioni dell’Unione Europea definisco il digitale come una “competenza di base”, al pari delle capacità di leggere e scrivere.
In altre parole, ci troviamo di fronte a una forma dilagata di analfabetismo sociale legato alla digitalizzazione.
Da dove deriva l’analfabetismo digitale e come poter arginare il problema?
Si tratta di un vero e proprio problema di natura civica e sociale che interessa anche la sanità, i servizi personali, l’occupazione e, in particolare, l’istruzione.
Come sappiamo, la formazione di ogni individuo inizia sempre a scuola ed è proprio qui che dovrebbero essere implementate le basi per la realizzazione di una “competenza informatica”. Ma, come sempre, mancano soprattutto i fondi per realizzare strutture adeguate, garantire servizi e fornire i giusti strumenti.
Le possibile soluzioni al problema potrebbero essere:
- Digitalizzare alunni e insegnanti;
- Formare i collaboratori aziendali grazie a sgravi fiscali mirati;
- Offrire corsi di alfabetizzazione digitale per anziani, disoccupati e altre categorie a rischio di esclusione sociale.
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