Sapete perché si festeggia il primo maggio in tutto il mondo?
Perché, ovunque, è stata compresa l’importanza di lavorare in condizioni di sicurezza e benessere. Così, in questa data, si celebra la Festa dei Lavoratori, un evento che ricorda le battaglie operaie combattute a metà del 1800 per la conquista di diritti sul posto di lavoro. In particolare, in questa data, si festeggia l’orario di lavoro giornaliero fissato in 8 ore.
La volontà di affinare il benessere nel luogo di lavoro, ottenendo condizioni professionali e di vita migliori, non ha mai smesso di pulsare. Soprattutto a seguito della pandemia, – che ha modificato ulteriormente molti dettami – la garanzia di un contesto lavorativo ergonomico, che consenta un migliore worklife balance, può davvero fare la differenza. Non solo per i lavoratori, ma anche per gli stessi titolari di impresa.
Di nuovo primo maggio: come prendersi cura dei lavoratori
Quando un’azienda seleziona un lavoratore, non si limita ad aggiungere un numero alla propria lista di impiegati; quando un’azienda assume un nuovo collaboratore, infatti, immette tutta la sua esperienza e disponibilità a risolvere problemi o a portare avanti mansioni. E, come in qualsiasi altro rapporto, anche in quello professionale si riesce a dare tanto quando ci si sente in qualche modo ricambiati o, per lo meno, quando non ci si sente privare di ciò che viene generalmente ritenuto importante. Come la sicurezza, la salute mentale (tema per niente scontato) o il tempo libero.
Un’azienda, allora, come potrebbe far star bene chi fa stare bene lei? Ecco qualche consiglio.
Offrire un supporto psicologico
La salute mentale, come già accennato, non deve più essere un tema dato per scontato. Anzi, tanto dovrebbe essere detto e fatto e promosso in modo da garantirla il più possibile. Anche (e, forse, soprattutto) sul posto di lavoro. Avvalersi, allora, della competenza di specialisti all’interno dell’azienda può rivelarsi un servizio estremamente importante per il benessere psico-emotivo dei propri collaboratori.
Promuovere una cultura aziendale inclusiva
In misura sempre crescente (per fortuna!) viene compresa l’importanza di promuovere e di impegnarsi rispetto a valori come la diversità, l’equità e l’inclusione, valorizzando ogni singola persona e il contributo che questa riesce a portare all’interno dell’impresa. Apertura e varietà, inoltre, potranno offrire nuove prospettive e una più spiccata capacità di azione nel mercato internazionale.
Appassionare i propri talenti
Non solo ascoltare i bisogni e le opinioni dei propri collaboratori, ma bisognerebbe proprio arrivare a comprendere come questi vivono la propria esperienza all’interno dell’azienda. Cosa potrebbe renderli felici? Cosa, invece, potrebbe essere modificato perché vissuto da loro in modo scomodo o sconveniente? A questo proposito, molto utili si rivelano le sessioni di ascolto mirato per monitorare il sentiment dei lavoratori.
Aggiornare benefit e premi
Retribuzioni e bonus restano degli ottimi incentivi, ma per riuscire a mantenere le persone coinvolte è fondamentale dimostrare una vera sinergia rispetto ai loro valori e un’attenzione continua nei confronti dei loro bisogni. Più che la macchina aziendale, oggi, vengono preferite più ferie o orari di lavoro ridotti, – giusto per fare un esempio di attualità.
Ci troviamo di fronte ad aziende sempre più “emplyed-centered” e, per questo, i dipendenti si aspettano i migliori strumenti per vivere al meglio la propria quotidianità sul posto del lavoro.
Quello che il primo maggio ci ha insegnato sin dal primo. momento è che quando le aziende investono nelle persone, i dipendenti investiranno in loro.
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