A Natale siamo tutti più buoni. O, almeno, questo è quello che ci diciamo e, più che altro, che ci sentiamo dire continuamente da spot pubblicitari e banner. Gli stessi che sponsorizzano prodotti seriali, bevande inflazionate dalla dubbia sostenibilità e quintali e quintali di plastica. Ma, allora, siamo più buoni con chi?
Acquistare consapevolmente non è facile. Ma si può
Che tu sia un lavoratore dipendente oppure un titolare di impresa; una mamma o una ragazza single convinta; un cantante rock o una insegnante di yoga, poco importa: a Natale ci sarà sempre quella vecchia zia che si aspetta qualcosa in regalo, bambini dalle infinite lettere di Natale e grandi aspettative, moglie che non vogliono niente come regalo ma che, se poi ricevono qualche dono inaspettato, sono così tanto contente. Che tu creda o meno in Babbo Natale, questo è il periodo dell’anno in cui, vuoi o non vuoi, tocca spendere di più.
Ma la bontà di queste feste non si vede dal numero di regali e neanche dall’ammontare della spesa. La vera bontà che può fare la differenza, soprattutto in questo periodo dell’anno fatto di acquisti frettolosi e/o compulsivi, si evince dalla consapevolezza rispetto agli acquisti finali.
Ecco, allora, i punti fondamentali da prendere in considerazione prima di appoggiare la carta di credito sul pos contact-less
1. Packaging e imballaggi
Carta da regalo con renne e fiocchi di neve ok, ma magari cerchiamo di evitare la plastica o il pluriball, laddove e come possibile. Avete mai pensato di regalare qualche giocattolo di seconda mano? Esistono franchising che selezionano accuratamente e vendono solo prodotti pressoché nuovi. I vantaggi? Costi dimezzati e molta, molta meno plastica. Un valido esempio, a questo proposito, può essere Baby Replay (scopri il punto vendita più vicino a te!)
Un’altra strategia per essere meno impattanti con i regali e, quindi, più buoni anche rispetto alla natura, è quella di acquistare presso produttori locali oppure artigiani, magari portandosi direttamente da casa il sacchetto per gli acquisti.
2. Conosci davvero chi produce ciò che stai per acquistare?
Prima di acquistare le grandi marche o prodotti super inflazionati, prova a pensare se nella cerchia delle tue amicizie c’è qualcuno che produce qualcosa di analogo. È vero: magari il prodotto non ti arriva proprio il giorno dopo come con Prime, ma sai a chi andranno i tuoi soldi. Magari è proprio la mamma del compagno di banco di tuo figlio. Puoi dire lo stesso del responsabile marketing di quel noto brand di bibite gassate oppure di quell’altra multinazionale che produce in Bangladesh?
3. Fai regali utili!
Sei sicuro che la tua cognata porti le calze antiscivolo in giro per casa? Oppure quanto conosci il padre del tuo fidanzato per regalargli una cravatta e, magari, azzeccare anche il colore? E, in caso di mutande, meglio tanga o brasiliana? Boxer o slip?
Se non sei sicuro rispetto ai gusti dell’altra persona, prova ad andare su qualcosa di neutro, di oggettivamente bello, che abbia un suo perché, che sia fatto in una certa maniera, se non addirittura personalizzato.
Rispetto alla tazza della nota marca svedese, seriale e fatta di materiali di pessima qualità, perché non regalare una tazza fatta a mano in grés? Esattamente come quella pre-stampata, può andare in lavastoviglie (e addirittura in micronde), ma rispetto a questa è realizzata in modo sostenibile e con materie di alta qualità. Alcuni artigiani, poi, possono personalizzare anche le tazze, i piatti o le insalatiere che andrai a regalare. Col nome o con una frase ad effetto! Un esempio molto local e molto eco-friendly è dato da Dalla Terra – Ceramiche e altro.
4. Non oggetti, ma esperienze
Ci troviamo nell’era in cui tutto hanno tutto. Anche se lo sappiamo, tutti continuiamo ad acquistare e a collezionare oggetti di cui, forse, non avremo mai necessità. E allora perché non regalare un’esperienza? Partecipare a quell’evento, fare quel viaggio, condividere una cena in una splendida location, – a dispetto di quello che ci raccontiamo – è un bene durevole, eccome! Prova a partecipare a un’escursione in montagna o a una caccia al tartufo: pensi di poterlo dimenticare? A proposito del sopracitato Dalla Terra, oltre alle ceramiche, potete anche organizzare una ricerca al tartufo oppure un laboratorio di argilla (scultura e ceramica) a prescindere dall’età e dall’esperienza pregressa.
5. Non stare a sbatterti: giocati la GIFT CARD
Oltre ai colossi del market, anche molte imprese locali e a km 0 offrono la possibilità di acquistare e regalare una gift card. Se non conosci molto i gusti del destinatario, poco importa: sarà lui stesso a scegliere (subito e entro la scadenza) quello di cui avrà più bisogno.
Insomma, prima di acquistare a casaccio, ricordati di leggere l’etichetta, accertati di conoscere almeno il nome del venditore o titolare, portati un sacchetto da casa e ricordati che Babbo Natale ti guarda.
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