Dopo il terribile incidente avvenuto lo scorso 16 febbraio nel cantiere di Firenze per la costruzione di un ipermercato, tornare a parlare di sicurezza sul posto di lavoro è indispensabile. Poi, come sempre, – soprattutto a seguito di incidenti così gravi e così ripetitivi – dopo le parole dovrebbero seguire i fatti.
Sicurezza sul lavoro: 7 cose importanti da sapere
Dopo quest’ennesimo orribile episodio, non c’è da perdere altro tempo. Occorre parlare di sicurezza sul lavoro, caprine la reale importanza e rispettarne i dettami. Senza altre interpretazioni.
1. Che cos’è?
Si tratta dell’insieme di misure, protocolli, valutazioni e sistemi di monitoraggio indispensabili per garantire la protezione della salute e dell’integrità dei lavoratori, così da mitigare i rischi correlati alle specifiche attività svolte all’interno di ogni singolo contesto lavorativo.
2. Perché è importante?
Inutile dirlo (o, forse, è proprio il caso di continuare a ricordarlo): la sicurezza sula lavoro è innanzitutto importante per la salute e per la sicurezza degli stessi lavoratori. Chi si lega ad un’azienda, deve essere necessariamente messo in sicurezza da questa. Di rimando, una corretta politica orientata in questo senso, porta a un sicuro ritorno positivo all’azienda stessa. Sia in termini di rapporti umani, ma anche di prestigio e redditività.
3. Quale normativa disciplina la sicurezza nei luoghi di lavoro?
La normativa che guida aziende, responsabili e consulenti nel mondo della prevenzione e sicurezza sul lavoro è il noto dlgs 81/2008, spesso conosciuto come “testo unico sicurezza sul lavoro”. Questo si distingue per una gradita semplificazione ed una perfezionata razionalizzazione degli argomenti, aggiornando alcuni aspetti troppo generici tra cui le sempre temute relative sanzioni.
Tra le maggiori innovazioni trattate, ricordiamo:
l’individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischio
la riduzione del rischio
il monitoraggio continuo delle misure preventive
l’elaborazione di una strategia aziendale accettata e condivisa.
4. Quando è obbligatoria?
La sicurezza sul lavoro è un requisito obbligatorio per tutte le imprese con almeno un lavoratore. Si tratta, infatti, di un concetto legato all’uomo e alla sua salvaguardia, a prescindere dal numero dei dipendenti. L’indice di rischio legato alla tipologia di azienda, nonché la specificità della mansione lavorativa, determinano il percorso da scegliere e le relative misure preventive.
5. Cosa deve fare il datore di lavoro per essere in regola in ambito di sicurezza?
La prima e fondamentale azione prevista dal protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro è la stesura del DVR o Documento di valutazione dei rischi, cioè di un testo che evidenzi tutti i possibili rischi presenti in azienda. Basandosi sulle tipologie di rischio presenti sul luogo di lavoro, il DVR sicurezza deve contenere tutte le procedure necessarie per attuare soddisfacenti misure di prevenzione e sicurezza, ma anche la specifica dei ruoli di chi deve realizzarle, monitorarle e mantenerle.
Da qui, diventano necessarie altre azioni direttamente collegate al documento, ovvero:
- la nomina del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (R S P P)
- la nomina del Rappresentante Lavoratori Sicurezza (RLS)
- la nomina del Medico Competente
- la programmazione della Sorveglianza Sanitaria
- la formazione dei lavoratori, dei dirigenti e del datore di lavoro attraverso gli appositi corsi in materia ed i loro eventuali aggiornamenti
- piano di sicurezza aziendale.
6. Chi deve garantire la sicurezza in azienda?
Il datore di lavoro è, in quanto tale, la figura giuridica garante e responsabile di salute e sicurezza sul lavoro nella propria azienda.
7. Chi è tenuto a controllare la sicurezza sul lavoro/in azienda?
Il responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro, chiamato Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Tale ruolo può essere ricoperto dal datore di lavoro, così come da un lavoratore dipendente.
Il Ministero del lavoro a seguito del crollo del cantiere a Firenze
“Nessun passo indietro sulla sicurezza del lavoro. Andremo avanti per attuare quanto già adottato da quando il Governo si è insediato. Ma altro sarà fatto. Questo è il momento del cordoglio per i lavoratori che hanno perso la vita, della vicinanza alle loro famiglie e dell’accertamento dei fatti da parte dell’autorità giudiziaria, alla quale si sta fornendo ogni supporto necessario attraverso il personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e i Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro”.
Così il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone in una nota, all’indomani della tragedia del cantiere di Firenze.
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