Ci troviamo davanti a un fenomeno disatteso e impossibile da ignorare: la grande dimissione di massa del personale aziendale. Cosa fare, allora, per trattenere i migliori collaboratori nel proprio organico?
Employee Retention
Partiamo con la definizione del termine attraverso cui ci si riferisce alla capacità, da parte dell’azienda, a trattenere i propri collaboratori aziendali, – soprattutto quelli particolarmente talentuosi: “employee retention”.
Con questo termine, ci riferiamo ad una vera e propria strategia adottata dalle imprese più lungimiranti, – anche di piccole dimensioni. In sostanza, vengono ideate e messe a punto politiche volte ad accrescere il livello di soddisfazione dei lavoratori e, quindi, di produttività aziendale.
Oltre alla capacità di trattenere i migliori collaboratori, l’employee retention svolge un ruolo molto importante nel mantenere in equilibrio il turnover aziendale (flusso tra personale assunto e dimesso). Se troppe persone se ne vanno, infatti, potrebbe voler dire che qualcosa proprio non va.
Per avere un quadro più preciso sul turnover della propria azienda, esiste una vera e propria formula matematica: a fine anno, occorre dividere i lavoratori “rimasti” per quelli presenti in azienda a inizio anno. Il risultato che ne deriva, non è altro che il tasso di retention. Prestare attenzione a queste percentuali, permette di avere sempre chiara la situazione aziendale e, in caso di disequilibrio, offre la possibilità di intervenire tempestivamente.
In generale, un’azienda dalla quale i lavoratori non vedono l’ora di andarsene è un contesto in cui è indispensabile agire il più velocemente possibile. Dovrebbe, quindi, essere rivisitata la cultura aziendale, indirizzandola maggiormente verso le persone, l’engagement e gli incentivi utili a valorizzare i propri collaboratori.
Consigli pratici per trattenere i collaboratori aziendali
Partiamo dal presupposto che non esiste un unico approccio valido per tutte le entità aziendali. Ad ogni modo, esistono delle modalità che, se opportunamente contestualizzate, funzionano davvero. Tra i fattori che permettono di trattenere i collaboratori all’interno del proprio organico, i più efficaci sono:
- Prestare maggiore attenzione nella fase di selezione dei candidati. È importante avere valori e visual condivisi con i potenziali collaboratori;
- Incentivare la cultura aziendale, curando la comunicazione interna, promuovendo lo spirito di team soprattutto attraverso la condivisione di piani e obiettivi;
- Offrire feedback costanti nel tempo ai propri collaboratori, senza entrare in contraddizione rispetto ai piani di carriera promessi;
- Formazione continua: garantire una continua possibilità di crescita professionale fa la differenza. Sia per l’azienda, che per i proprio collaboratori. Permette di progredire, di pari passo, sia nelle mansioni che nell’autostima;
- Welfare aziendale: aumentare il benessere e il potere di acquisto dei lavoratori crea legami profondi, ai quali difficilmente si deciderà di rinunciare;
- Ambiente di lavoro: dove si sta bene, si va via con maggiore sforzo. Pertanto, è importante offrire i migliori strumenti per portare avanti le proprie mansioni in un ambiente sereno e sano;
- Rapporti interpersonali: tra collaboratori, a prescindere da quale il livello di responsabilità all’interno dell’azienda, è fondamentale mantenere rapporti equilibrati e trasparenti. Compito dell’azienda, è incentivare la comunicazione e la condivisione continua.
Riassumendo, più un’impresa pone attenzione e cura rispetto ai bisogni e alle difficoltà dei propri lavoratori, più costruirà un rapporto duraturo e proficuo che incentiva continuamente i lavoratori a non dimettersi. Lavoratori soddisfatti e felici, inoltre, diventano inevitabilmente più produttivi.
Ascolto e comunicazione, fuori e dentro l’azienda, restano alla base di qualsiasi relazione.
Leave a Comment