Il mondo del lavoro, – soprattutto da quando ha esteso la propria superficie anche online – offre tantissime possibilità, molto diverse fra loro. Trovare “l’abito giusto”, – quello che calza meglio, in cui ci si sente più comodi e adatto alla nostra condizione di quel momento – non è certo una decisione facile.
Oggi, in particolare, ci troviamo davanti a una nuova spaccatura statistica, che testimonia un orientamento alla carriera diverso rispetto a qualche anno fa.
I Millennials prima e la Generazione Z adesso, – come abbiamo visto in questo articolo – sembrano sempre più propensi a scegliere lavori sganciati da orari, sedi e schemi operativi canonici. Vero. Allo stesso tempo, però, ci sono giovani imprenditori che darebbero qualsiasi cosa pur di trovare una stabilità da dipendente, con contratto indeterminato; ci sono imprenditori soddisfatti e dipendenti stressati, o viceversa. C’è chi si trova costretto rispetto ad un unico sbocco e chi, invece, non sa proprio quale decisione prendere e le prova un po’ tutte.
La verità è che non esiste una verità unica e univoca. Non c’è un meglio/peggio per tutti. È il monaco, laddove possibile, che deve cucirsi il proprio abito o indossare il capo preconfezionato in cui si sente più a suo agio. Dall’altro lato, – quello del mondo del lavoro o, per dirlo ancora attraverso la metafora, la parte sartoriale – deve stare attenta a quelle che sono le nuove mode e, a queste, adattare stoffe e linee.
Chi offre lavoro, sostanzialmente, deve tenere in considerazione che le persone hanno realmente fatto proprio il concetto che “si vive una volta sola” e che, per questo, si ricerca fortemente un equilibrio tra vita privata e professionale (worklifebalance).
Il lavoro da dipendente è sempre la risposta giusta?
Dipende da te, – chiunque tu sia.
Per comprendere se la libera professione possa essere la soluzione a tutti i tuoi crucci o, per lo meno, a buona parte di questi, gli ambiti da indagare sono tre:
- I tuoi valori;
- La tua vocazione;
- Le azioni pratiche (cosa occorre fare concretamente?);
Prima di prendere una qualsiasi decisione, è importante realizzare un modello di realizzazione personale (ancor più che professionale): un piano d’azione che abbia senso per te e per la tua condizione, fino ad arrivare a quella che avrai delineato come la tua personale soluzione al dilemma.
Lavorare in proprio o come dipendente, infatti, sono condizioni che richiedono a monte due caratteri decisamente differenti.
Sei una persona curiosa, che ha sempre bisogno di nuovi stimoli, orari sempre diversi e che non si scoraggia di fronte agli stimoli? La libera professione potrebbe essere la soluzione.
Sei un perfezionista, una persona che solo quando si sente sicura di qualcosa si accosta al lavoro vero e proprio? Vada per il lavoro da dipendente, allora.
Una strategia in tre step
I momenti di passaggio sono, per antonomasia, particolarmente stressanti. Assodato questo, proviamo adesso a guardarli con delicatezza, in modo da non perdere la serenità proprio ora che ne abbiamo così bisogno; non solo per prendere una decisione, ma anche per avviarci verso qualcosa di completamente diverso rispetto.
Noi dello Studio Pieri, allora, ti proponiamo tre step che non potranno che supportati in questo particolare momento:
- Lavora sul tuo sviluppo personale;
- Gestisci con attenzione la tua situazione economica (in questo, in qualità di Consulenti del budget, possiamo proprio aiutarti);
- Concentrati sulle motivazioni e portale avanti con azioni concrete.
Memento
Due raccomandazioni imprescindibili, prima di fare la tua scelta:
- Non lavorare con la partita IVA con la mentalità da lavoratore dipendente.
- Non vivere la libera professione solo come unica alternativa possibile. Trasformala nella tua grande opportunità.
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