Anche le novità sulle pensioni precoci sembrano essere in pensione. Con scadenza al 1° marzo 2022 con Quota 41, i requisiti richiesti restano sostanzialmente gli stessi previsti dal sistema previdenziale della Legge Fornero.
Che cosa sono le pensioni precoci?
La pensione precoce è una speciale prestazione economica riferita a tutti quei lavoratori (lavoratori precoci) che possono dimostrare una contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età. Per poterla riscattare, oltre all’apposita domanda, è necessario presentare determinati requisiti specificati dalla legge e, unito a ciò, devono perfezionare, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione (da qui, il nome Quota 41).
Come fare richiesta
Per poter accedere alle pensioni precoci 2022, occorre fare richiesta di riconoscimento del beneficio entro il 1° marzo, presentando i seguenti requisiti:
- Aver contribuito per 12 mesi prima dei 19 anni;
- Contribuzione effettiva per 41 anni (Quota 41);
- Aver maturato l’anzianità contributiva necessaria entro il 31 dicembre 1995.
In caso di esito positivo, è possibile fare domanda di pensione anticipata.
Le domande presentare oltre il 1° marzo di ciascun anno, ma non oltre il 30 novembre, verranno prese in considerazione solo in caso residuino risorse finanziarie.
I beneficiari
Oltre ai requisiti sopracitati (12 mesi di contribuzione prima dei 19 anni, contribuzione per 41 anni e anzianità contributiva entro il 31 dicembre 1995), i lavoratori precoci devono essere in possesso di ulteriori requisiti per poter accedere alla pensione anticipata. Nello specifico, essi devono appartenere alle seguenti categorie:
- Lavoratori (dipendenti e autonomi) con un’invalidità pari o superiore al 74%;
- Coloro che svolgono/hanno svolto attività usuranti per almeno 7 anni rispetto agli ultimi 10 anni di impiego;
- Lavoratori dipendenti, in stato di disoccupazione, senza NASPI / altro tipo di indennità da almeno 3 mesi;
- Caregiver (lavoratori dipendenti e autonomi che assistono, da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado con handicap).
Incompatibilità
La pensione anticipata con requisito ridotto in caso di lavoratori precoci, a partire dalla sua decorrenza, non è cumulabile con redditi prodotti in Italia o all’estero da lavoro da dipendente o autonomo per il periodo di anticipo rispetto ai requisiti vigenti per la generalità dei lavoratori. Il benefici non è inoltre cumulabile con altre maggiorazioni previste per l’esecuzione delle medesime attività lavorative.
Si può, invece, cumulare con le maggiorazioni cd. di status di cui all’articolo 80, comma 3, legge 23 dicembre 2000, n. 388.
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