L’assegno unico è un contributo pensato per le famiglie, ma anche per semplificare la gestione dei sussidi. Dal settimo mese di gravidanza, fino al 21 esimo anno di vita dei figli a carico. Ma come funziona?
Che cos’è l’Assegno unico?
L’assegno unico e universale è la nuova misura di sostegno alle famiglie con figli a carico, erogata dall’Inps.
“Unico” perché andrà ad inglobare e sostituire le misure già in atto. Ovvero:
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-Premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
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Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
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Assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
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Assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
- Detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
“Universale” perché è destinato a tutte le famiglie con figli a carico, fino al compimento dei 21 anni. In altre parole, può essere richiesto anche in assenza di ISEE. In questo caso, l’assegno sarà calcolato con l’importo minimo previsto dalla normativa.
Ricordiamo che l’ISEE può essere presentato entro il 30 giugno 2022, anche successivamente alla domanda di Assegno: gli importi spettanti, verranno riconosciuti in maniera retrograda a decorrere dal mese di marzo 2022.
Come presentare la domanda?
La richiesta per l’ottenimento di tale Assegno può essere presentata dal 1° gennaio 2022. Le domande pervenute entro il 30 giugno 2022 danno comunque diritto agli arretrati a decorrere dal mese di competenza di marzo.
I documenti utili per presentare la domanda sono minimi:
- Dati dei figli a carico (codice fiscale, eventuale disabilità);
- Dati dell’altro genitore (se presente e solo il codice fiscale);
- Dati per il pagamento, dichiarazioni di responsabilità e assenso al trattamento dei dati.
La domanda può essere presentata online, nell’area dedicata sul sito dell’Inps. In alternativa, è possibile rivolgersi al Patronato o tramite Contact Center INPS.
I soggetti che possono effettuare la domanda di Assegno unico sono:
- I genitori (uno al 100% o entrambi al 50%, a seconda dei casi);
- Il tutore;
- Il figlio maggiorenne per sé stesso.
La domanda viene presentata una volta all’anno e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il sussidio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli con le nuove nascite.
Come sarà calcolato l’assegno unico?
Per ogni figlio minorenne spetta un importo pari a:
- 175 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a scendere progressivamente fino a
- 50 euro mensili per famiglie con ISEE superiore a 40mila euro
Per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni di età è previsto un importo:
- 85 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a
- 25 euro mensili per famiglie con ISEE oltre 40mila euro
Per ogni figlio oltre il secondo è inoltre prevista una maggiorazione
- 85 euro con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a
- 15 euro con ISEE superiore a 40mila euro.
Online potete trovare il simulatore dell’Assegno unico e universale.
Come viene calcolato in caso di genitori separati?
In caso di affidamento esclusivo, il pagamento è previsto interamente al genitore affidatario.
Per quanto riguarda i casi di affidamento condiviso, l’erogazione dell’Assegno può essere ripartita al 50%.
Nei casi in cui, nonostante l’affidamento condiviso del minore, il giudice stabilisce il collocamento del minore presso il richiedente, costui può ricevere il 100% del pagamento. Anche in questo caso, però, l’altro genitore può modificare la domanda in un momento successivo, optato per una ripartizione al 50%.
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