Prendersi cura dei propri dipendenti è sempre stata la prima chiave di successo di un’azienda. Prendersi cura di loro proprio nel momento del bisogno è ciò che potrebbe davvero fare la differenza. Per noi (azienda) e per loro, dal momento che loro siamo noi.
Welfare aziendale: cosa si può fare?
A seguito della pandemia, il primo adempimento aziendale è quello di garantire un ambiente di lavoro completamente salubre, proteggendo la sicurezza di tutti i propri impiegati. Pertanto, prima di ogni altra cosa, è importante integrare i programmi di welfare al fine di garantire protezione ai proprio collaboratori e alle loro famiglie.
Oltre all’implementazione dei sistemi di sanificazione, sarebbe importante fornire ai propri dipendenti gli aggiornamenti su tutti i provvedimenti del Ministero della Salute e delle Regioni, indicando loro le prassi da adottare in modo chiaro, ma anche fornendo la dovuta assistenza e i giusti contatti.
Dopo aver pensato e rassicurato sul piano della sicurezza e della sanità, sarebbe importante entrare nel merito dei nuovi e ingenti bisogni, fornendo il più possibile le dovute risposte ai propri collaboratori.
Cura dei figli
Le famiglie con figli minori risultano fra i soggetti più colpiti socialmente ed economicamente dalla pandemia. Non solo durante il lockdown, ma anche a seguito della ripresa del lavoro. In generale, riuscire a conciliare le esigenze professionali (anche a distanza) con quelle relative alla cura e al sostegno educativo dei figli minori, per molti, si sta rivelando una sfida pressappoco insostenibile.
Che cosa può fare il Welfare aziendale?
Anche in questo caso, l’azienda potrebbe innanzitutto supportare i propri collaboratori fornendo tutte le informazioni relative ai bonus promossi a livello statale. Oltre a questo, potrebbe essere l’azienda stessa a fornire o a implementare misure di sostegno alla famiglia, come ticket mensili straordinari per la baby sitter o l’attivazione di centri estivi (dedicati ai minori), divisi in base all’età e in completa conformità delle misure di sicurezza.
Altre forme di sostegno concreto ai propri dipendenti e ai loro familiari potrebbero essere: l’aumento dello stipendio oppure ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti mantenendo la piena la retribuzione mensile.
L’attivazione di un servizio di supporto psicologico o di sessioni di training autogeno, potrebbero essere un altra forma di assistenza al loro benessere.
Un’altra idea potrebbe essere quella di fornire una polizza sanitaria finalizzata a tutelari i lavoratori e le loro famiglie se affetti da Covid-19.
Cura di sé
Se pensiamo al benessere in generale, non risulta difficile immaginare di come e quanto ognuno sia stato costretto a sospendere le normali attività preposte al proprio benessere psico-fisico (palestra, attività culturali, musei, cinema, alimentazione…).
Che cosa può fare il welfare aziendale?
In questo senso, potrebbe essere utile offrire servizi dal trainer al nutrizionista, oppure buoni per l’attività fisica, per l’acquisto di libri o biglietti per cinema e musei nazionali.
Altre necessità
A seguito del lockdown, della ridotta possibilità di spostarsi (o di poterlo fare in maniera limitata con i mezzi pubblici) e della difficoltà di gestione dei figli minori, anche riuscire a trovare il tempo per altre necessità, come il dentista o le scadenze legali e fiscali, risulta di non facile risoluzione.
Che cosa può fare il welfare aziendale?
Un’idea potrebbe essere quella di fornire assistenza legale e fiscale online.
Soprattutto in un momento come questo, per un’azienda è fondamentale dimostrare la vicinanza ai suoi collaboratori. Anche la comunicazione, su questo piano, non può e non deve essere trascurata per non risultare “fuori luogo” o, peggio, “offensiva”, tenendo conto della delicatezza del momento.
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