Se fino a due giorni fa, con le allora vigenti normative e disposizioni amministrative, risultava praticamente impossibile permettere ai lavoratori di ricevere quanto maturato fino ad ora sotto forma di ammortizzatore sociale, ora parrebbe tutto volto al meglio.
L’anticipo della Cig dalle banche – Ecco come funziona:
La convenzione firmata da Abi e parti sociali prevede che saranno le banche ad anticipare la somma spettante ai lavoratori sospesi a causa dell’emergenza coronavirus. Somma che sarà, poi, rimborsata dall’Inps.
Quanto?
L’importo potrà arrivare fino a 1400 euro netti, la soglia più alta nel caso di cassa integrazione a zero ore, per le nove settimane. Questa è la durata massima ad oggi prevista dal decreto “Cura Italia”, da riproporzionare in caso di rapporto di lavoro a tempo parziale.
In altre parole, i lavoratori potranno ricevere i primi assegni cig di circa 700 euro “entro Pasqua”.
Come?
Tale anticipazione di indennità avverrà tramite l’apertura di credito in un conto corrente apposito, laddove richiesto dalla banca. Per fruirne, i lavoratori interessati dovranno presentare la domanda a una delle banche convenzionate. Queste favoriranno, poi, il ricorso a modalità telematiche, per limitare quanto più possibile l’accesso fisico nelle filiali, vista l’emergenza sanitaria.
Quando?
Stando a quanto convenuto nella “Convenzione di anticipazione sociale in favore dei lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito”, sottoscritta alla presenza della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, dall’Abi (l’Associazione bancaria italiana) con i sindacati e le associazioni datoriali, l’applicazione risulta immediata da parte di tutte le banche che preposte a sostenere l’iniziativa.
L’anticipazione potrà essere reiterata in caso di intervento legislativo di proroga del periodo massimo dell’integrazione salariale ordinaria e in deroga (ad oggi nove settimane). L’apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell’Inps del trattamento e, comunque, non potrà avere una durata superiore a sette mesi.
Chi?
I destinatari di tale anticipo risultano essere tutti i lavoratori – anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca – destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito previsti dal decreto “Cura Italia”.
Costi?
Per quanto concerne l’apertura del conto corrente preposto, non sono previsti costi a carico dei lavoratori. Le banche, infatti, riconosceranno “condizioni di massimo favore al fine di evitare costi, in coerenza alla finalità ed alla valenza sociale dell’iniziativa”.
Perché?
La finalità è quella di far sopraggiungere il pagamento ai lavoratori in tempi più veloci, fronteggiando, così, le difficoltà di carattere finanziario, in attesa del pagamento diretto da parte dell’Inps.
Scadenza?
La scadenza di tale Convenzione è fissata al 31 dicembre 2020.
Le parti, ad ogni modo, si ritroveranno nel mese di novembre per valutarne gli esiti.
Anche se non è da escludere che possano incontrarsi anche prima, ad esempio nel caso di ulteriori interventi legislativi in tema di cig ordinaria e in deroga con causale “Covid-19”.
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