Partiamo da una presa di consapevolezza: riuscire ad ottenere o, comunque, a mantenere il successo di un’impresa, non è mai cosa banale.
Soprattutto oggi, in considerazione dei cambiamenti rapidi dei modelli aziendali, della concorrenza e dei rapporti con i collaboratori, potrebbe risultare fortemente utile seguire delle linee di tendenza. Anzi, in certi casi, potrebbe essere decisivo riuscire a giocare d’anticipo o, in altre parole, essere in grado di prevedere i nuovi assetti aziendali.
Nuovi modelli d’impresa
In misura sempre maggiore, stanno nascendo dei nuovi modelli d’impresa a partire da:
- Ristrutturazioni organizzative, – come la riduzione delle dimensioni, la variabilizzazione dei costi, la flessibilità delle forme di impiego o la stessa riduzione dei manager;
- Riorganizzazioni interne, – come la rinnovazione dei processi e dei confini, il riassetto dell’unità organizzative, il lavoro di gruppo, ma anche il decentramento decisionale fino ad arrivare al superamento della logica della mansione (ruolo), passando attraverso nuovi sistemi di incentivazione, fino ad arrivare a forme di lavoro agile (smart working);
Per fare fronte a questo impellente cambiamento di cui l’impresa ha e avrà sempre più bisogno, potrebbe essere utile farsi affiancare, – sul piano dell’organizzazione aziendale – da Consulenti del lavoro.
Infatti, un’attività determinata a raggiungere un certo obiettivo, ha necessità di:
- Formulare un budget, ovvero definire il fabbisogno di risorse necessarie per sostenere i piani di azione, in considerazione della disponibilità economica, ma anche tecnica e finanziaria;
- Programmare attraverso un’accurata definizione dei programmi di azione strumentali utili all’ottenimento degli obiettivi aziendali prefissati;
- Mettere in atto quegli stessi programmi e riuscire a misurarne i risultati;
- Confrontare e valutare i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi identificati.
Capitale umano e impresa
In questo quadro, inoltre, uno degli aspetti più cari all’azienda, è (e deve essere) la gestione del personale. Qui, con il termine “caro”, non ci riferiamo solamente all’aspetto economico (benché la retribuzione dei dipendenti resta uno dei costi maggiori per un’impresa). Alludiamo alla presa di coscienza relativa al Capitale Umano.
In questo senso, un’azienda, – sostenuta da un ufficio di Consulenza – sarà responsabile per quanto riguarda:
- Sistemi di retribuzione;
- Formazione e sviluppo;
- Strategie e pianificazione organizzativa;
- Valutazione della risorsa umana;
- Reclutamento e selezione.
Ancora una volta torniamo lì, al Welfare aziendale e a tutti i vantaggi che questo sistema può realmente apportare ad un’impresa.
Ma, stavolta, ci spingiamo anche un po’ oltre, arrivando fino al concetto di “flessibilità”. Sì, perché un’impresa vincente, oggi più che mai, deve essere in grado di mettersi continuamente in discussione, di “saper divenire”. Essere flessibile, appunto.
Come essere flessibili a livello aziendale?
L’accettazione del cambiamento è sicuramente il primo passo. Oltre a questo, però, un’azienda deve essere in grado di adeguare i propri prodotti o servizi, in tempi brevi, rispetto ai bisogni e alle aspettative sia dei clienti interni (dipendenti) che esterni (acquirenti finali).
In altre parole, un’azienda veramente efficiente, deve riuscire ad adattarsi rispetto al contesto culturale e burocratico in cui si trova ad operare. Infatti, un capo efficiente all’interno di una determinata situazione, può non esserlo al vertice di un’altra realtà. Lo stesso vale per le tecnologie impiegate, il budget previsto o i ruoli ideati.
Insomma, realizzare una valida impresa non è impossibile. Ma, per riuscire a non tralasciare nessuno degli aspetti determinanti in questo senso, potrebbe essere necessario costituire una vera task force.
Leave a Comment